L’identità del Leone de Castris Wine Hotel è fortemente legata alla figura di Maria Luisa (Donna Lisa) de Castris, moglie di Piero Leone Plantera (matrimonio avvenuto nel 1925, anno di nascita del marchio Leone de Castris) e discendente di Oronzo Arcangelo dei Conti di Lemos, che nel 1665 fonda la cantina.
Donna Lisa era stata educata al culto dell’arte e delle lettere, fu una moglie e una madre perfetta ma ebbe anche un comportamento familiare inusuale per la classe sociale cui apparteneva.
Non si sa quanto lei abbia influenzato il marito nello stile di vita domestico e nelle coraggiose scelte imprenditoriali.
Donna Lisa si interessava personalmente dei figli e svolgeva una notevole vita sociale, partecipava a conferenze e concerti, si relazionava in ogni occasione importante conoscendo, tra l’altro, le principali lingue straniere.
Il 30 novembre 1961 il Presidente della Repubblica dell’epoca, Giovanni Gronchi, autorizzò la fusione dei cognomi Leone e de Castris, ratificata della Corte dei Conti il 16 dicembre dello stesso anno. L’unione delle due famiglie segna un importante capitolo nella storia dell’antica Cantina.
La storia dell’Azienda vitivinicola Leone de Castris viaggia parallelamente a quella del vino in Puglia poiché, da oltre tre secoli, da ogni sorso del suo vino si sprigiona la forza e l’orgoglio della nobiltà della sua tradizione.
Fondamentale la scelta di unire, per la prima volta in Puglia, alla lavorazione e trasformazione del prodotto anche l’imbottigliamento. Nel 1943 viene creato il Five Roses, primo Rosato imbottigliato in Italia, seguito dal Rosso Salice Salentino nel 1954 che, in gran parte grazie al lavoro svolto dall’Azienda, diventa una DOC agli inizi degli anni ‘70.
Alla fine degli anni ‘60 la direzione generale viene assunta da Salvatore Leone de Castris, figlio di Piero e Lisetta, che contribuisce fortemente ad una ulteriore espansione sui principali mercati internazionali.
Negli anni ‘80 entra in Azienda il figlio Piernicola che si occupa in un primo momento del settore commerciale e, dalla metà degli anni ‘90, della direzione generale. Continua lo sviluppo sia delle Cantine che dei vigneti e vengono conferiti riconoscimenti sempre più prestigiosi.