Il Salento ormai da anni si conferma come una delle mete delle vacanze estive più amate non solo dagli italiani ma anche dai turisti provenienti da altre parti del mondo. I motivi sono tantissimi, dalla storia di cui i borghi salentini sono intrisi, dalle tradizioni che prendono vita in feste coinvolgenti, alla cucina che soddisfa ogni tipo di palato e infine ai paesaggi.
Il territorio del Salento vede un alternarsi di uliveti, delle caratteristiche specchie, della terra rossa e di una costa spettacolare, dove si aprono calette nascoste e spiagge paradisiache bagnate da acque cristalline.
Proprio la costa ionica salentina custodisce perle di rara bellezza, peraltro tra loro confinanti: si tratta di Torre Lapillo e Punta Prosciutto.
L’incantevole Punta Prosciutto e l’area naturalistica
È facile decantare a parole la bellezza delle spiagge salentine senza averci mai messo piede: ma solo quando ci si ritrova al cospetto di spiagge come quella di Punta Prosciutto si comprende davvero la ricchezza paesaggistica e naturalistica di questa bellissima terra.
Punta Prosciutto è una frazione del comune di Porto Cesareo ed è incastonata tra Torre Castiglione e Punta Grossa, poco lontano da San Pietro in Bevagna. La spiaggia è lunga ben 2 km ed è composta da sabbia dorata e soffice, mentre le acque del Mar Ionio che la bagna sono davvero cristalline, regalando mille sfumature di azzurro.
Gli stessi fondali sono sabbiosi e bassi per molti metri, tanto da permettere una balneazione serena anche ai più piccoli: ciò però non impedisce agli sportivi di praticare più a largo sport come windsurf, kitesurf e immersioni alla scoperta della vita marina subacquea.
La spiaggia di Punta Prosciutto presenta sia attrezzatissimi stabilimenti balneari che aree libere, accontentando le esigenze di tutte le tipologie di bagnanti.
Punta Prosciutto, oltre a trovarsi vicino all’Area Naturale Marina Protetta Porto Cesareo, è compresa totalmente nell’incantevole Parco Naturale Regionale della Palude del Conte e Duna Costiera.
Quest’ultima è un’area naturalistica di ben 900 ettari, ricca di macchia mediterranea, dune sabbiose e le caratteristiche spunnulate, ossia cavità scavate nel corso degli anni grazie all’opera erosiva degli elementi. Questo parco naturale è ricco di rare e preziose specie animali e vegetali, tra le quali spiccano le orchidee e le campanelle di palude.
Storia e natura: alla scoperta di Torre Lapillo
Un’altra frazione di Porto Cesareo è Torre Lapillo, un antico villaggio di pescatori il cui nome è legato alla presenza di una torre di avvistamento, eretta per volere del re Carlo V, nell’ambito di una monumentale opera di fortificazione atta ad arginare le invasioni da parte dei saraceni.
Torre San Tommaso, come viene chiamata la costruzione, è stata restaurata e mostra in tutto il suo splendore una bella scalinata monumentale: in passato poteva persino comunicare con altre torri presenti lungo la costa, da Torre Chianca a Torre Castiglione.
Torre Lapillo si distingue anche per la sua bellissima spiaggia sabbiosa, lambita da un mare turchese e talmente limpido da mostrare fondali bassi e pieni di vita. In particolare, a largo della zona rocciosa di Torre Lapillo, è presente una preziosa barriera corallina che dimostra quanto questo luogo sia scrigno di una biodiversità marina unica nella zona.
La spiaggia, che alle spalle è protetta da una rigogliosa macchia mediterranea composta soprattutto da profumati ginepri, mette a disposizione dei bagnanti aree libere ma anche stabilimenti balneari che renderanno la sosta a Torre Lapillo comoda e ricca di ogni comfort.
Il Salento selvaggio: dall’Isola dei Conigli a Porto Selvaggio
Attorno a questa bella località balneare salentina sorgono una serie di bellezze naturalistiche meritevoli di visita, a partire dall’Isola dei Conigli: in passato vi si allevavano conigli mentre oggi è uno scrigno prezioso ricco di specie vegetali e parte dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo.
Non lontano si trova anche il Parco Regionale di Porto Selvaggio, una delle zone più selvagge di tutto il Salento: si trova nel territorio comunale di Nardò e presenta una baia rocciosa, bagnata da acque molto fresche per la presenza di una sorgente di acqua dolce che sfocia proprio dai fondali.
A dominare il paesaggio ci sono poi la Torre Uluzzo e la leggendaria Torre dell’Alto, memorie storiche del posto che si vanno ad affiancare alla Grotta del Cavallo, all’interno della quale sono stati rinvenuti resti risalenti al paleolitico.
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